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Transizione green, le norme di Cingolani per iter rapidi

Alla rivoluzione verde è dedicato il 30,9% dei fondi europei che saranno erogati all’Italia. Il ministro Cingolani ha parlato per primo di “transizione burocratica” necessaria per portare a compimento l’impegno del suo nuovo dicastero, quella della transizione ecologica.

Il fisico ha preparato uno schema di decreto di venti articoli con un cronoprogramma di semplificazioni necessarie per rispettare gli impegni presi nel Pnrr. Il Sole 24 Ore ha preso visione del testo e ne ha riportato alcuni degli elementi più significativi, considerando che già nel Piano elaborato dal governo e da consegnare a Bruxelles è previsto uno “speciale Via statale” per i progetti del piano e un rafforzamento della capacità operativa del Mite che dovrà rafforzare il ricorso a società in-house o ad enti pubblici o di ricerca del settore green.

Per affrontare la mission due, quella della rivoluzione verde e della transizione ecologica, verrà creata una commissione ad hoc. L’articolo 1, infatti, istituisce la commissione tecnica Pniec-Pnrr, formata da 40 esperti, in carica per 5 anni e nominati dal Mite entro 60 giorni dall’entrata in vigore del Dl. Per le istruttorie tecniche, la commissione potrà avvalersi del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e degli altri enti pubblici di ricerca. Le Regioni e le Province autonome potranno indicare un esperto che parteciperà, senza diritto di voto, per le istruttorie dei procedimenti di interesse regionale.

Inoltre, è prevista la proroga del superbonus 110% al 2023, anche per alberghi e pensioni.

Redazione

 

 

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