Sbarca in Liguria, decima regione italiana a essere coinvolta, il programma Crescere insieme del gruppo Leonardo, progetto con cui l’azienda punta a incrementare e sviluppare una filiera nazionale di fornitori, dedicata agli elicotteri civili, volta a valorizzare le eccellenze tricolori, riducendo, al contempo, la dipendenza dalla supply chain estera. E se sono un centinaio le realtà liguri che hanno partecipato all’evento di presentazione del programma, svoltosi ieri a Genova (presso la sede della Regione Liguria), a livello nazionale cominciano ad arrivare i risultati dai territori che già hanno avviato il progetto. (Sole 24 Ore)
La fase di scouting di Crescere insieme, spiega Piero Rancilio, responsabile del programma, «ha coinvolto circa 700 imprese in 10 regioni – Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e con ora anche Liguria.
Il programma “Crescere insieme”, promosso dalla divisione elicotteri di Leonardo, è un’iniziativa volta a sviluppare una filiera nazionale di fornitori per componenti e sistemi destinati agli elicotteri civili e militari. L’obiettivo è ridurre la dipendenza da fornitori esteri e valorizzare le eccellenze industriali italiane. La fase di scouting — secondo quanto dichiarato da Leonardo — ha coinvolto circa 700 imprese distribuite in inizialmente 10 regioni e ora anche nella nuova regione coinvolta, la Liguria: Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Campania, Puglia e Liguria. Dall’analisi di capacità tecnologiche, potenziale produttivo e possibilità di crescita, sono state selezionate 150 aziende ritenute idonee a partecipare concretamente al progetto. Alcune di queste realtà non operavano finora nel settore aerospaziale o della difesa. Leonardo si impegna a supportare i costi di certificazione, sviluppo tecnologico e collaudo, mentre le imprese partecipanti investono in ingegneria, industrializzazione e organizzazione manageriale.
Nel corso del 2025 sono stati finalizzati 12 accordi tra Leonardo e fornitori italiani, distribuiti in sei regioni: Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Umbria, Piemonte e Campania. Gli investimenti congiunti per questi accordi ammontano a circa 7 milioni di euro. Leonardo stima che questi progetti, a regime, genereranno per le aziende partecipanti circa 21 milioni di euro l’anno di ricavi. Inoltre, nel complesso tra il 2025 e il 2029 il programma dovrebbe portare a 62 accordi con un totale di 46 milioni di euro di investimenti congiunti. A pieno regime, tra il 2029 e il 2030, si prevede che la filiera impegnata in questo progetto genererà circa 130 milioni di euro l’anno di ricavi per le aziende coinvolte. Per il settore nel suo complesso, l’obiettivo è riportare in Italia oltre un miliardo di euro l’anno di forniture critiche, oggi acquistate in larga parte all’estero, in un contesto di domanda attesa in forte crescita nei prossimi anni. Alcune imprese coinvolte segnalano però l’esigenza di credito agevolato per sostenere gli investimenti iniziali: secondo Leonardo, sarà fondamentale il coordinamento tra aziende, istituzioni e sistema bancario per accelerare i tempi e i volumi produttivi.
La decisione di estendere il programma alla Liguria — decima regione coinvolta — riflette la volontà di Leonardo di spaziare oltre le aree tradizionalmente industriali, coinvolgendo territori con capacità tecnologiche trasferibili: meccanica di precisione, elettronica, materiali innovativi, ICT, aree in cui la Liguria ha già competenze. Il fulcro è valorizzare imprese che non facevano parte della catena aerospaziale, ma che possono adattare le proprie tecnologie e processi. Per le Pmi coinvolte, l’ingresso nella filiera rappresenta un’opportunità di crescita industriale, trasferimento di know-how e accesso a lavori strutturali sul lungo periodo. Come sottolineato da un rappresentante regionale, partecipare alla filiera di Leonardo significa “agganciare una catena del valore che ha un orizzonte trentennale e può generare occupazione qualificata, investimenti e innovazione sul territorio”. (Citazione indiretta, da notizie sull’allargamento in Liguria).





