Il centro studi di Confindustria stima che eventuali dazi Usa al 10%, sommando anche l’impatto della svalutazione del dollaro, avrebbero un effetto sul pil del -0,27% nel 2025 e del -0,53% nel 2026, con una riduzione dell’export dell’1% nel 2025 e del 2% nel 2026, investimenti in calo dello 0,30% quest’anno e dello 0,19% il prossimo. (Ansa)
Confindustria per il centro studi, Lucia Aleotti, che ospite di SkyTg24 spiega: “L’ipotetico dazio al 10% si somma ad una svalutazione del dollaro che, oggi, è già del 13,5% rispetto a inizio anno. Il combinato disposto, le due cose messe insieme, farebbero sì che avremmo una riduzione del nostro export verso gli Stati Uniti pari a 20 miliardi. Prima dell’era dazi si ipotizzava che sarebbe potuto crescere di 3 miliardi: questi 3 miliardi vanno persi, e altri 17 miliardi andranno persi”.
“Abbiamo stimato – indica ancora la vicepresidente di Confindustria – anche l’effetto sul biennio 25-26 sul Pil ed una diminuzione degli investimenti produttivi, soprattutto in macchinari. Questi sono numeri molto importanti perché è sulla crescita degli investimenti produttivi, sulla capacità di esportare, che l’Italia è riuscita a tenere un accettabile livello di crescita negli ultimi anni”.