Economia

Mps è ripartita, ora protagonisti del terzo polo

“Mps, grazie ai tassi ricaricati oltre che al riassetto di sei mesi fa, è una banca che genera capitale ed una redditività anche superiore agli obiettivi strategici” dice l’ad Luigi Lovaglio. (La Stampa)

“A questo punto è in linea con gli accordi presi dal governo azionista con l’UE, non resta che giocare al meglio la partita del consolidamento, da istradare nel giro di un anno. Il banchiere ex Creval ed Unicredit ha già le idee chiare: “Credo che per la posizione che riveste nel sistema e per i suoi 550 anni di storia, Mps debba e possa partecipare con un ruolo importante alla costruzione di quel terzo polo bancario di cui si parla da tempo”.

Ancora Lovaglio in una nota: “Il mio mandato è chiaro, è creare valore per tutti gli stakeholder, e proseguire nell’attuazione del piano 2022-2026. Lo scenario per le banche in Europa è di concentrazione, per renderle più competitive e mettere a fattor comune investimenti e costi di regolamentazione. Vale anche per le banche italiane, se vogliono sostenere la concorrenza degli operatori stranieri e migliorare il livello dei servizi, anche per questo si parla, da tempo, di terzo polo bancario e credo che, con un approccio imprenditoriale, ci si possa arrivare”.

Sempre l’ad di Mps in una nota: “Posso dire che Mps sta riscontrando molta fiducia sia nei clienti che nei dipendenti. Questo lo dico perché la macchina Mps ha ripreso a correre veloce”.

Redazione

 

 

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